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From hunger to luxury: The story behind the world’s most expensive rice

In Japan, rice is more than food — it’s history, ritual, and comfort all in one bowl. Yet one company has taken this humble grain to extraordinary heights. Toyo Rice Corporation, based in Wakayama, has created Kinmemai Premium, known as the world’s most expensive rice.

Each year, the company hand-selects only a handful of grains from Japan’s top-rated harvests — just four to six types out of thousands. The rice is then aged for six months to deepen its natural sweetness and aroma, before being polished with Toyo’s patented “buffing” technology. Unlike traditional milling, which strips away much of a grain’s nutrition, this process removes only the outer layer, preserving fibre, vitamins, and what the company calls the grain’s “vital energy.”

The result is a glossy, fragrant rice with a rich, slightly nutty flavour and smooth texture. It’s also “rinse-free,” ready to cook straight from the package, and said to contain six times more immune-boosting nutrients than regular white rice.

But luxury doesn’t come cheap. A one-kilogram box of Kinmemai Premium can cost around ¥9,500 (over $100), and only about a thousand boxes are released each year. Many buyers see it less as a pantry staple and more as a prestige gift — the kind you’d offer to a business partner or loved one on a special occasion.

Even the president of Toyo Rice admits the company doesn’t make much profit from it. Instead, the goal is symbolic: to elevate Japan’s rice culture, inspire farmers to produce higher-quality grains, and remind the world that even the simplest foods can become art when treated with care.

For some, the idea of luxury rice might sound extravagant. But for others, Kinmemai Premium represents something deeply Japanese — the perfection of the everyday.

Question: Have you ever bought a “premium” version of an everyday food (like rice, bread, coffee, etc.)? How do you feel about paying significantly more for something that is fundamentally simple (like rice) but branded as luxury or artisan?

In Giappone, il riso è più di un semplice alimento: è storia, rituale e conforto, tutto in un unico piatto. Eppure, un’azienda ha portato questo umile cereale a livelli straordinari. La Toyo Rice Corporation, con sede a Wakayama, ha creato il Kinmemai Premium, noto come il riso più costoso al mondo.

Ogni anno, l’azienda seleziona a mano solo una manciata di chicchi provenienti dai raccolti giapponesi di più alta qualità, solo quattro o sei tipi su migliaia. Il riso viene poi lasciato invecchiare per sei mesi per intensificarne la naturale dolcezza e l’aroma, prima di essere lucidato con la tecnologia brevettata “buffing” di Toyo. A differenza della macinazione tradizionale, che elimina gran parte delle sostanze nutritive del chicco, questo processo rimuove solo lo strato esterno, preservando le fibre, le vitamine e quella che l’azienda definisce “energia vitale” del chicco.

Il risultato è un riso lucido e profumato, dal sapore ricco e leggermente nocciolato e dalla consistenza morbida. È anche “senza risciacquo”, pronto da cuocere direttamente dalla confezione, e si dice che contenga sei volte più nutrienti che rafforzano il sistema immunitario rispetto al riso bianco normale.

Ma il lusso non è economico. Una confezione da un chilo di Kinmemai Premium può costare circa 9.500 yen (oltre 100 dollari) e ogni anno ne vengono vendute solo un migliaio. Molti acquirenti lo considerano meno un prodotto di prima necessità e più un regalo di prestigio, da offrire a un partner commerciale o a una persona cara in un’occasione speciale.

Anche il presidente della Toyo Rice ammette che l’azienda non ricava grandi profitti da questo prodotto. L’obiettivo è piuttosto simbolico: elevare la cultura del riso giapponese, ispirare gli agricoltori a produrre cereali di qualità superiore e ricordare al mondo che anche i cibi più semplici possono diventare arte se trattati con cura.

Per alcuni, l’idea di un riso di lusso può sembrare stravagante. Ma per altri, il Kinmemai Premium rappresenta qualcosa di profondamente giapponese: la perfezione del quotidiano.

Domanda: avete mai acquistato una versione “premium” di un alimento quotidiano (come riso, pane, caffè, ecc.)? Cosa ne pensate di pagare molto di più per qualcosa che è fondamentalmente semplice (come il riso) ma che viene commercializzato come un prodotto di lusso o artigianale?